L'ultima fatica di Angelini
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L'ultima fatica di Angelini
La stagione estiva si è aperta per il panorama culturale privernate nel migliore dei modi. La bella stagione è appena iniziata e ha portato con se due importanti novità librarie, frutto dell'inteso lavoro di due ricercatori privernati: Edmondo Angelini e Cesare Bove . Quest'oggi porremo la nostra attenzione sul primo dei due. L'opera in questione, " Un genio sconosciuto della Roma Barocca: Teodosio Rossi da Piperno", è stata presentata presso l'aula magna dell'istituto di via Montanino a lui intitolato. Il lavoro mastodontico del modernista Angelini si è soffermato nel riesumare tutti quei documenti conservati negli svariati archivi italiani allo scopo di dare quel giusto lustro ad un nostro concittadino, vissuto a cavallo tra '500 e '600, fino ad ora quasi, o del tutto, dimenticato dalla storiografia ufficiale. Ma chi era Teodosio Rossi? Le carte rinvenute dall'autore, gli attribuiscono una moltitudine di appellativi: matematico, teologo, filosofo, astrologo, appassionato di poesia greca e latina. Ma il Rossi non era nient'altro che un avvocato, l'unica sua vera professione. Tutti i suoi contributi dati alla scienza non possono esser che visto come puro diletto. Da ricordare sono i suoi lavori e i suoi studi nel campo dell'astronomia, nella riforma del calendario e sugli orologi solari, gli unici all'epoca in grado di scandire i momenti della giornata.
Ad impreziosire il lavoro dell'autore sono stati soprattutto gli interventi di altri due illustri privernati che hanno fatto strada nel mondo della ricerca: il professor Enrico Giusti, docente ordinario presso la facoltà di matematica dell'Università di Firenze, e affermatissimo storico della matematica e il professor Stefano Pagliaroli, filologo e docente presso l'Università degli Studi di Verona. Il loro contributo accademico ha conferito all'opera in questione il giusto valore che una ricerca del genere merita. A chiudere i lavori è stato il dirigente scolastico, Antonio Ferrante, con una promessa alquanto altisonante: la realizzazione di una statua di Teodosio Rossi nel cortile antistante l'istituto. A prescindere da quello che può essere il suo valore letterario, storico, culturale, l'opera di Angelini è e rimarrà un libro che deve obbligatoriamente essere conservato nelle famiglie di ogni privernate, come testimonianze preziosa di un passato che non deve essere dimenticato.
Ad impreziosire il lavoro dell'autore sono stati soprattutto gli interventi di altri due illustri privernati che hanno fatto strada nel mondo della ricerca: il professor Enrico Giusti, docente ordinario presso la facoltà di matematica dell'Università di Firenze, e affermatissimo storico della matematica e il professor Stefano Pagliaroli, filologo e docente presso l'Università degli Studi di Verona. Il loro contributo accademico ha conferito all'opera in questione il giusto valore che una ricerca del genere merita. A chiudere i lavori è stato il dirigente scolastico, Antonio Ferrante, con una promessa alquanto altisonante: la realizzazione di una statua di Teodosio Rossi nel cortile antistante l'istituto. A prescindere da quello che può essere il suo valore letterario, storico, culturale, l'opera di Angelini è e rimarrà un libro che deve obbligatoriamente essere conservato nelle famiglie di ogni privernate, come testimonianze preziosa di un passato che non deve essere dimenticato.
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