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Messaggio  antonio di giorgio Mer Ago 18, 2010 5:25 pm

Per tre lunghi giorni la città di Priverno si è allontanata dall'epoca post-moderna in cui domina la depressione post-ferragosto, il pensiero delle ferie quasi finite, dei libri che tornano a incombere sulle teste degli studenti, del settembre tanto odiato che ormai è alle porte; se prima del 15 di Agosto qualcuno di noi si fosse recato nel Borgo di Fossanova avrebbe rivissuto certamente un'atmosfera diversa, un ambiente vecchio per la storia ma nuovo per noi del XXII secolo, un ambiente figlio della Festa Medioevale organizzata dall'associazione “Priverno in Europa” in collaborazione con il comune di Priverno, la provincia di Latina e la regione Lazio. Bancarelle a volontà, cibo di tutti i tipi, sia medioevali che moderni, bevande fresche, alcoliche ( per lo più dolciastre tipicamente medioevali ), e tante piccole rappresentazioni interessanti e difficili da trovare raggruppate in un'unica manifestazione; fachiri, domatori di serpenti, mangiatori di spade e teatranti vari davano spettacolo e intrattenevano la gente, che passeggiava davanti la dominante Abbazia di Fossanova e riviveva emozioni e sensazioni lontane ormai un millennio. Oltre a questo, erano presenti piccole bancarelle, più identificabili come “botteghe”, che spiegavano tipici modi di fare medioevali; curiosa era la bottega del matematico che illustrava come nel Medioevo si contava con le dita della mani, dimostrando le differenze anche nei piccoli gesti di tutti i giorni.
Le attività che si svolgevano erano cosi numerose che non saprei dire con esattezza quante persone fossero impegnate nei banchi vendita e negli spettacoli; quello che mi preme sottolineare è che sono queste le manifestazioni che valorizzano a pieno il territorio, che esprimono perfettamente le reali potenzialità di una location eccezionale come il Borgo di Fossanova, e che permettono alle attività locali di compiere una crescita sul piano economico. Manifestazioni del genere, se ben organizzate come quella di cui si parla, fanno capire quanto possa dare un paese come Priverno, un paese piccolo, pieno di problemi di gestione, che però ha molte qualità nascoste, occultate dalla staticità dei suoi abitanti che, di rado, si risvegliano dal letargo apatico che spesso avvolge le menti dei Privernati. Dimostrazione di questa tendenza è la numerosa partecipazione della gente, per lo più proveniente da Terracina e da altri paesi limitrofi, e della scarsa partecipazione del cittadino locale in proporzione alla qualità organizzativa della festa.
Non è solo quello che testimonia la riuscita della festa, ma vedere che interi gruppi partono da Terracina, città certamente più viva della nostra in estate, per venire a Priverno a vedere la festa medioevale è segno che quando c'è la volontà, qualcosa di buono si riesce a fare anche qui a Priverno.

antonio di giorgio

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