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Priverno: è allarme L.S.U. ( Parte 1 )

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Messaggio  Brother Lun Gen 03, 2011 7:26 pm

Ieri mattina alle ore 10.00 presso il Salone delle Cerimonie del Comune di Priverno si è tenuto un incontro tra il rappresentante della CGIL Funzione Pubblica, Cristina Compagno, e una rappresentanza piuttosto numerosa dei lavoratori socialmente utili del comune di Priverno. Qual è la loro situazione? Allo stato attuale delle cose ben 44 unità afferenti a questa categoria lavorativa vede traballare la propria prospettiva futuro del loro attuale impiego, vista la mancata stabilizzazione di cui è colpevole l'amministrazione Macci. Stiamo parlando di 44 persone e conseguentemente di 44 famiglie.
Come prospettato dalla rappresentante sindacale lo scenario privernate sembra estremamente serio, anche e soprattutto in virtù del fatto che il sindaco Macci sta prendendo la questione non con la celerità che essa impone. Durante il periodo natalizio, le parti in questione non hanno sentito altro dal primo cittadino che l'augurio per le felici feste. Una cosa da accapponare la pelle.
La Compagno è stata estremamente chiara anche su un altro fatto: l'impossibilità di stabilizzare tutte e 44 le unità. Sarebbe una cosa assurda e inverosimile, come del resto la contro proposta di Macci che assicurerebbe la stabilizzazione solamente di due unità. Una situazione del genere non farebbe altro che suscitare un interrogativo di vitale importanza: quale modalità regolerebbero le eventuali stabilizzazioni? Di norma esse dovrebbero essere concordate con le sfere sindacali, in conformità prima di tutto all'espletamento degli esercizi essenziali. Ciò non toglie che il pericolo di favoritismi e conseguenti canali preferenziali rimanga dietro l'angolo.
Una posizione, quella della giunta, ancor più incomprensibile tenendo conto dell'esistenza di un bando regionale del marzo 2010 che regola il procedimento di stabilizzazione degli Lsu: con questo documento la Regione si impegna a garantire la copertura finanziaria per la durata di cinque anni, dal gennaio 2011 al dicembre 2015, per l'importo della retribuzione annua spettante secondo la categoria economica di appartenenza. Inoltre, in alternativa alla stabilizzazione, l'ente regionale si impegna ad erogare incentivi alle dimissioni volontarie per l'ammontare di 35.000€. una occasione di stabilizzazione che, al contrario di Priverno, paesi vicini come Sezze, Bassiano ma anche Minturno sono riusciti a sfruttare nel migliore dei modi.
Sul Colle Rosso ancora però si brancola nell'universo delle ipotesi ed è proprio per questo che la rappresentante Cgil richiama alla coesione della lotta e ammonisce eventuali personalismi che non farebbero altro che spaccare la contestazione in mille fronti di protesta dalla forza pressochè nulla. L'unica risposta del primo cittadino con l'anno nuovo è stata la convocazione di un'assemblea dei Lsu da tenersi nella stessa sala per il giorno venerdì 7 gennaio ore 11. Fino ad allora i convenuti hanno votato all'unanimità la necessità di continuare ad incrociare le braccia e a presiedere giornalmente, fino a venerdì, i locali del palazzo comunale.
Una situazione veramente triste quella di questi lavoratori usciti da un periodo di festività che senz'altro non si è potuto definire tale. Purtroppo la precarietà e l'incertezza oggigiorno sembrano contraddistinguere tutto il mondo lavorativo italiano; Priverno non è certo un'eccezione. Seguiremo con estrema attenzione l'evolversi di tutta la
vicenda che, a quanto sembra, ha ancora molto da dire.
Andrea Schiavi

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